XXIII Rapporto ISMU: aumentano i minori soli

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Si è svolta oggi, a Milano, la presentazione del XXIII Rapporto ISMU sulle migrazioni 2107: dati e analisi per studiare la trasformazione della società ed elaborare e diffondere una corretta cultura delle migrazioni. Tra i trend, si segnala l’aumento dei minori soli: al 31 ottobre 2017 se ne contavano 18.479.  

 

«Al primo gennaio 2017 la popolazione straniera in Italia era pari a 5 milioni e 958mila individui, con un aumento dell’1,5% rispetto all’anno precedente», ha spiegato Vincenzo Cesareo (Segretario generale della Fondazione Ismu) nel corso della presentazione del XXIII Rapporto sulle migrazioni, che si è svolta oggi (martedì 5 dicembre) a Milano, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo.

 

L’incremento è dovuto soprattutto alla componente irregolare: al primo gennaio 2017 ISMU stima che non sono in possesso di un valido titolo di soggiorno 491mila stranieri (8,2%). Per quanto riguarda le provenienze, anche per il 2016, si conferma il primato dei rumeni, che rappresentano il 23,2% del totale, cui seguono gli albanesi (8,9%) e i marocchini (8,3%).

 

«I dati indicano che gli immigrati in Italia sono sempre più stabili e integrati – ha spiegato Gian Carlo Blangiardo, Responsabile settore Statistica della Fondazione -. L’Italia è al primo posto in Europa per numero di acquisizioni di cittadinanza, un trend in controtendenza nell’area dell’Unione Europea in cui invece stanno diminuendo». Nel corso del 2016 si contano ben 202mila nuovi italiani; tra i nuovi cittadini 4 su 10 sono minori, che per la gran parte hanno acquisito la cittadinanza dall’alto per trasmissione dai genitori.

 

Secondo il rapporto «la dinamica degli ingressi in Italia rimane pur sempre ai livelli del recente passato, se non inferiori. Anche se gli sbarchi sulle coste italiane sono passati da 63mila del 2011 a 181mila del 2016, fino agli oltre 117mila del 2017 (dati aggiornati al 4 dicembre), non siamo di fronte a un’invasione». Passando in rassegna il panorama delle provenienze di chi è giunto sulle nostre coste nel periodo 2014-2017, si nota un ridimensionamento delle cittadinanze medio-orientali e una forte crescita di quelle sub-sahariane.

 

Stranieri al lavoro  

 

Per la prima volta da diversi anni, nel 2016 si è registrata una ripresa dell’occupazione sia per la componente italiana sia per la componente immigrata. Il dato relativo agli immigrati ha certamente a che vedere con l’aumento della popolazione straniera in età da lavoro, a fronte di una diminuzione di quella italiana nella medesima fascia di età. Gli stranieri occupati nel 2016 rappresentato il 10,5% della forza lavoro complessiva. Rispetto ai coetanei italiani, i giovani stranieri tra i 15 e i 24 anni risultano decisamente meno soggetti al rischio di disoccupazione: non sembrano essere colpiti da una condizione di svantaggio.

 

Alunni stranieri 

 

Nell’anno scolastico 2015/2016, gli alunni stranieri in Italia rappresentavano il 9,2% del totale della popolazione scolastica. La scuola primaria accoglie da sempre il maggior numero di iscritti con cittadinanza non italiana; i minori provengono prevalentemente dalla Romania e si trovano per lo più in Lombardia, la regione che accoglie più studenti stranieri nei suoi istituti. Rimane ancora forte la percentuale di minori che abbandonano gli studi (32% contro l’11,9% degli italiani), mentre cresce la componente di giovani che scelgono il liceo oltre agli istituti tecnici e professionali.

 

Minori stranieri non accompagnati

 

I dati relativi ai minori soli, segnalati alle autorità e che risultano presenti e censiti nelle strutture di accoglienza italiana rilevati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, evidenziano un aumento nel triennio 2014-2017: al 31 dicembre del 2015 erano presenti 12mila minori non accompagnati, a fine 2016 oltre 17mila e al 31 ottobre di quest’anno si contavano 18.479 giovani ospitati presso famiglie e strutture di accoglienza su tutto il territorio nazionale, di cui il 43,5% nella sola Sicilia, principale regione di sbarco. Di questi 17.210 sono maschi (93,1%) e 1.269 femmine (6,9%). Il 93% ha un’età compresa tra i 15 e i 17 anni, mentre solo lo 0,6% ha un’età compresa tra gli 0-6 anni.

 

Il tema dei minori soli è stato centrale per l’assegnazione dei Premi Ismu 2017. La Fondazione Bracco ha premiato la Cooperativa Nazareth di Cremona, che si occupa di minori stranieri non accompagnati, e la Fondazione AVSI per “Cucinare per Ricominciare”, un progetto di accoglienza e integrazione di richiedenti asilo e rifugiati tramite la formazione e il lavoro. Un terzo premio è stato assegnato dalla Fondazione Cariplo a Roberta Lo Bianco, una dei primi tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, figura introdotta in Italia dalla Legge n. 47 del 7 aprile 2017.

 

«Roberta Lo Bianco viene premiata perché è stata tra le prime persone in Italia a prendersi la responsabilità di diventare tutore di minori stranieri non accompagnati – ha spiegato Maria Cristina Negro (Fondazione Cariplo) –: una scelta coraggiosa, che le fa onore e che si spera venga condivisa da tanti altri italiani».

 

XXIII Rapporto sulle migrazioni 2017: i dati della Fondazione Ismu

Per saperne di piùwww.ismu.org