Il progetto Ragazzi sospesi ha promosso a Napoli un momento di confronto e dibattito tra gli enti pubblici e privati impegnati nella presa in carico e nei percorsi di inclusione dei minori stranieri che si trovano sul territorio napoletano.
Una giornata per consolidare i processi di integrazione e collaborazione tra gli attori locali che gestiscono e incidono sulle politiche e sugli interventi rivolti ai giovani stranieri, con l’intento di promuovere la nascita di tavoli permanenti tra Istituzioni, enti locali, soggetti del privato sociale e dell’associazionismo.
Si è svolto lo scorso 9 giugno, a Napoli, il seminario “I MSNA e il welfare locale: il buon fare, le difficoltà di una relazione delicata e le possibili soluzioni”, realizzato nell’ambito del progetto Ragazzi sospesi.
Un momento di confronto e dibattito tra gli enti pubblici e privati impegnati nella presa in carico e nei percorsi di inclusione dei minori e neo-maggiorenni stranieri che si trovano sul territorio italiano e in particolare su quello napoletano, zona di intervento del progetto.
Nel corso della mattinata, il tavolo dei relatori è stato chiamato a discutere sul funzionamento del sistema di accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati: al centro dei lavori, una riflessione sulle possibilità offerte dalla legge n.47 del 7 aprile 2017 (“legge Zampa”) per migliorare la presa in carico e i percorsi di inclusione di questa particolare fascia della popolazione migrante. “Tra aspettative e necessità di concretezza”, la mattinata ha messo a confronto: il Sindaco del Comune di Napoli Luigi de Magistris, l’Assessore al Welfare del Comune di Napoli Roberta Gaeta, Raffaella Milano (Direttore programmi Italia Europa di Save the Children Italia), Gabriella D’Orso (Referente MSNA – Ministero dell’Interno), Daniela Di Capua (Direttore Servizio Centrale Sprar), Maria de Luzenberger (Procuratore della Repubblica Tribunale per i Minorenni di Napoli), Giuseppe Centomani (Direttore Centro Giustizia Minorile di Napoli e della Campania), Glauco Iermano (Coordinamento Area MSNA Cooperativa Sociale Dedalus), Barbara Trupiano (Dirigente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza), Annamaria Minicucci (Direttore Generale A.O.R.N. Santobono Pausilipon). La mattinata si è chiusa con un momento di dibattito coordinato da Andrea Morniroli (Cooperativa Sociale Dedalus – Officine Gomitoli.
Nel pomeriggio, i lavori hanno intercettato tre assi: gli interventi di identificazione, accertamento dell’età e regolarizzazione dei minori; le politiche di accoglienza e di prima assistenza; la programmazione individualizzata finalizzata all’emancipazione e all’autonomia abitativa e lavorativa. Presso il Centro Interculturale Nanà (Vico Tutti i Santi 65, Napoli), dopo i saluti dell’Assessore al Welfare del Comune di Napoli Roberta Gaeta, sono intervenuti: Adama Coulibaly e Fady Shaaban Elfar (Operatori Pari Centro Interculturale Nanà), Barbara Trupiano (Dirigente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza), Lassaad Azzabi (Coordinamento Area MSNA Cooperativa Dedalus), Maria Cristina Negro (Project Manager “Never Alone, per un domani possibile”), Giovanna Tizzi (Oxfam Italia), Fabrizia Paternò (Governatrice al Welfare del Pio Monte della Misericordia), Maria Vittoria Iapoce (Associazione Priscilla). I lavori sono stati coordinati da Glauco Iermano (Cooperativa Sociale Dedalus).
I MSNA e il welfare locale: il buon fare, le difficoltà di una relazione delicata e le possibili soluzioni: il programma del seminario