Da agosto 2017 a luglio 2019 la cosiddetta Scuolina ha funzionato con successo presso i locali della parrocchia di Poggio alla Croce a San Polo in Chianti. Poi, quando il CAS è stato chiuso dalla cooperativa che lo gestiva gli ospiti sono “migrati” in varie zone di Firenze.
A quel punto il gruppo di volontari che animavano la scuola di italiano portata avanti secondo il modello Penny Wirthon ha trovato “accoglienza” presso la sede di COSPE. Come ha affermato uno dei principali promotori Andreas Formiconi “all’inizio un po’ di tristezza serpeggiava per l’interruzione della bella consuetudine che si era creata a Poggio alla Croce ma ci siamo subito ricordati che il nostro non è un salotto comodo ma un laboratorio aperto di cittadinanza attiva, dove siamo lì per affrontare i problemi trasformandoli in nuove soluzioni”
La risposta dei cittadini è stata grande. Insegnare è bello e istruttivo ma non è l’unica cosa che c’è da fare. La Scuolina si è riprodotta e prospera presso il Cospe, con la collaborazione di studenti tirocinanti, di alcuni “vecchi insegnanti” di Poggio, di nuovi cittadini insegnanti e con la partecipazione di nuovi studenti (il vantaggio della città).
L’incrocio e il coinvolgimento dei minori stranieri non accompagnati nella Scuolina è stato naturale anche se ben guidato e tutorato da personale qualificato COSPE. I corsi di italiano one to one da un lato migliorano le competenze linguistiche relazionali e dall’altra permettono di costruire una rete di comunità tra allievi e insegnanti.
I minori stranieri non accompagnati che seguono i corsi di Italiano organizzati da La Scuolina, saranno inseriti nelle attività previste dal progetto Inclusive Zone. Siamo sicuri che i volontari li sosterranno nei loro sforzi, non solo linguistici, ma di inserimento socio-lavorativo.