“Marhaba”: a Napoli, una casa per neo-maggiorenni

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Inaugurata a Napoli Casa “Marhaba”, l’appartamento che accoglie i giovani stranieri non accompagnati del progetto “Ragazzi sospesi” dopo il compimento del diciottesimo anno di età: per continuare, da maggiorenni, il proprio percorso di autonomia ed inclusione. 

 

Una casa di accoglienza che permette ai giovani stranieri di continuare il percorso di autonomia ed inclusione dopo il compimento del diciottesimo anno di età. Martedì 24 aprile, a Napoli, in vico Carbonari 38, è stata inaugurata casa Marhaba, appartamento di autonomia destinato ad alcuni giovani non accompagnati neo-maggiorenni del progetto Ragazzi sospesi.

 

«L’apertura di casa Marhaba consente di non interrompere il faticoso processo di inserimento sociale e lavorativo intrapreso con i ragazzi nelle rispettive strutture di accoglienza – spiega Lassaad Azzabi, referente dell’Area minori stranieri non accompagnati della Cooperativa Sociale Dedalus, ente capofila del progetto -. Seguiamo il percorso di questi giovanissimi dal momento dell’arrivo in Italia fino al raggiungimento della piena autonomia lavorativa: organizziamo corsi di italiano e promuoviamo attività laboratoriali e di socializzazione, li accompagniamo nel lungo iter verso la regolarizzazione, creiamo un ponte tra i giovani e le aziende per lo svolgimento di tirocini formativi fino all’inserimento lavorativo. Purtroppo questo lavoro si interrompe bruscamente al compimento del diciottesimo anno di età dei ragazzi, in quanto la vigente normativa nazionale in materia di migrazione ci permette di sostenere i ragazzi solo se minorenni».

 

Casa Marhaba consente ai ragazzi di continuare il percorso di inclusione promosso dalla Cooperativa Dedalus e dai suoi quattro partner, procedendo così nel percorso di raggiungimento della piena cittadinanza.

 

Per saperne di più: Ragazzi sospesi