Xing – Crossing: istruzioni per vivere in autonomia

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“Ma io, con il mio permesso di soggiorno, posso prendere in affitto una casa?”

 

“Ma se trovo casa … sono io che pago l’agenzia immobiliare o l’agenzia immobiliare che paga me?”

 

Queste sono due delle principali domande che giovani migranti e rifugiati si sono posti e hanno posto al CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati in occasione dell’incontro tenutosi, presso la sede di Programma integra, il 28 febbraio sul tema dell’abitare.

 

Nell’ambito del progetto “Xing-Crossing – Percorsi di inserimento per giovani migranti” sono infatti previste specifiche azioni volte a fornire a minori stranieri non accompagnati e neomaggiorenni sia informazioni pratiche su come trovare e gestire un’abitazione in autonomia, sia la possibilità concreta di convivenza diffusa sul territorio.

 

Per stimolare un dibattito collettivo e permettere a ragazzi e ragazze di confrontarsi sulle proprie personali situazioni ed esperienze alloggiative, si è pensato di inserire l’incontro sull’orientamento all’abitare al termine di una settimana intensiva di orientamento al lavoro realizzata da Programma integra.

 

L’orientamento è partito da una semplice presentazione in power-point per illustrare e capire tutti i passaggi che vanno dall’accoglienza presso un centro fino all’autonomia abitativa, ovvero al momento di cercare, trovare e mantenere una casa propria. Sono state descritte le modalità di ricerca di una casa, i servizi a disposizione, le tipologie di contratto, la documentazione necessaria, la stipula di un contratto, diritti e doveri di ogni inquilino fino a qualche consiglio pratico per destreggiarsi al meglio.

 

L’atmosfera si è subito rivelata amichevole e distesa, il gruppo di partecipanti includeva 13 giovani dai 16 ai 21 anni, provenienti principalmente da: Albania, Colombia, Gambia, Nigeria, Mali, Perù, Repubblica Democratica del Congo e Somalia. Dietro una timidezza iniziale, nel corso della discussione molti/e hanno chiesto chiarimenti o consigli, prendendo appunti e dimostrando una grande maturità nel valutare, con l’aiuto di tutti, quale fosse la scelta abitativa più opportuna per sé.

 

È in occasioni come queste che si riconosce il merito di iniziative a sostegno dei migranti più giovani, spesso minorenni, che si trovano a fronteggiare situazioni e a compiere scelte spesso più grandi di loro. Bisogna assicurare loro l’ascolto che meritano, perché il superamento di dubbi e incertezze possa condurli a un’esistenza dignitosa e quanto prima indipendente.