Tanti i ragazzi che abbiamo incontrato in questi mesi, con i quali abbiamo fatto un pezzetto di strada insieme. Li abbiamo supportati in un momento delicato della loro vita: quando sono pronti a lasciare la struttura di accoglienza perché si è concluso il percorso… e arriva il momento di doversela cavare da soli. Il Bando Never Alone, si colloca proprio a questo punto. Aiutarli nella ricerca di una casa, nel confrontarsi con possibili proprietari di casa per convincere gli stessi che sono persone affidabili, e che saranno in grado di utilizzare al meglio il budget che il progetto prevede per loro e, soprattutto, che saranno in grado anche dopo di mantenere l’impegno preso. Ed è bello vedere nei loro volti la contentezza quando dopo vari tentativi trovano la persona che è disposta a dar loro fiducia stipulando con loro un contratto.
Così è stato per una ventina di ragazzi grazie al progetto “Minori e giovani Stranieri Non Accompagnati: azioni di inclusione e autonomia”. Sono riusciti a trovare una stanza o un piccolo appartamento da condividere, ad avere un contratto… a poter richiedere la residenza e quindi a cominciare a vivere come un cittadino.
La possibilità di abitare segnalando la propria residenza anagrafica presso un appartamento vuol dire infatti, raggiungere un altro passaggio cruciale nella vita di questi ragazzi, che non vengono più definiti, come essi stessi si sentono, OSPITI ma RESIDENTI.
Nelle foto alcuni ragazzi neomaggiorenni che hanno iniziato questa nuova avventura: firmando il contratto di locazione e ricevendo le chiavi di casa.