Come vi abbiamo già raccontato, la transizione verso il mercato del lavoro promossa da Work in Progress prevede anche una formazione linguistica specifica orientata alle professioni nel campo dell’edilizia, della ristorazione e della caffetteria.
A organizzare questi corsi è il partner di progetto Associazione “Fondazione Franco Verga” che, per non interrompere le formazioni nonostante lo stop alle lezioni in aula, ha messo a punto un programma di didattica online. Ne abbiamo parlato con Giovanna Saraceni, referente dei corsi di italiano dell’Associazione.
“Per continuare a offrire ai ragazzi la formazione di italiano e portarci avanti per quando tutte le attività potranno riprendere, abbiamo predisposto delle videolezioni e del materiale didattico attraverso la piattaforma Google Classroom”, esordisce Giovanna.
E prosegue: “Il corso parole al lavoro-edilizia era già iniziato in aula e proseguirà online, mentre quello di italiano per il lavoro inizierà in questa nuova modalità a distanza. Se nel primo caso sarà forse un po’ più facile, perché allievi e insegnanti hanno già avuto modo di conoscersi, nel secondo potrebbe essere un po’ più difficile ma l’insegnante ha elaborato alcune attività che permetteranno reciprocamente di conoscersi, seppur a distanza”.
E inoltre, spiega: “Abbiamo pensato di realizzare dei brevi video di presentazione di ogni insegnante e di chiedere ai ragazzi un loro video in cui ci raccontano chi sono. Sarà un modo per conoscersi e rompere il ghiaccio, ma anche per valutare il livello di conoscenza dell’italiano di chi partecipa al corso”.
I corsi di Verga sono sempre stati fatti in aula e la nuova modalità “da remoto” è una sperimentazione dovuta a queste circostanze eccezionali. “Per questo c’è stato un gran lavoro di preparazione del materiale digitale, che è stato molto impegnativo perché solo alcuni insegnanti erano pronti, mentre per gli altri abbiamo organizzato dei piccoli corsi di formazione e dei tutorial per spiegare l’utilizzo di questi strumenti per noi nuovi. Sono comunque contenta di quel che siamo riusciti a fare, perché in soli 15 giorni abbiamo messo in piedi i corsi”, racconta ancora Giovanna.
I ragazzi che hanno già iniziato a frequentare il corso online hanno reagito bene: “Molti hanno già una buona conoscenza degli strumenti di comunicazione digitale, perché li usano per comunicare con le loro famiglie. E poi potranno sempre contare sul supporto degli educatori”, conclude.