La Biblioteca Vivente Mai più soli è nata per dare voce ai minori, agli operatori delle comunità alloggio e ai tutori volontari. Uno spazio pubblico per superare una narrazione frettolosa e dare voce ai tanti minori soli che oggi vivono in Italia, tra un passato di guerre e povertà e un futuro tutto da scrivere.
Fare sensibilizzazione “di strada” sul tema dei minori stranieri arrivati in Italia soli non è semplice: spesso, nelle piazze italiane del 2017 si incontrano resistenze e pregiudizi.
Nell’ambito del progetto Mai più soli, Cidis ha già toccato quattro piazze tra Nord e Sud Italia, organizzando in ogni città un gazebo informativo dedicato alla sensibilizzazione della popolazione: gli eventi si sono svolti a Perugia, Terni, Caserta e Napoli. Il gazebo espone una ricca documentazione consultabile per approfondire il tema dei minori stranieri non accompagnati ed è animato dagli operatori di Cidis, che illustrano le finalità e le azioni del progetto: uno spazio in cui si promuove il ruolo del tutore volontario e la pratica dell’affido familiare.
Per superare eventuali resistenze, Cidis ha invitato i giovani stranieri coinvolti nel progetto a raccontarsi alla popolazione: storie e narrazioni sono nello loro mani.
La Biblioteca Vivente Mai più soli è nata per dare voce ai minori, agli operatori delle comunità alloggio e ai tutori volontari.
Ci sono i libri da prendere in prestito, il catalogo dei titoli disponibili, i bibliotecari, una sala lettura per la consultazione e, infine, lettrici e lettori. La Biblioteca Vivente ha tutto l’occorrente per una buona lettura, fatta eccezione per la carta: qui i volumi si “sfogliano” ascoltando le storie di persone in carne e ossa. I ragazzi si assegnano un titolo a partire da un aspetto della propria identità o da un’esperienza vissuta e ogni lettore può prenotare un “libro” a scelta dal catalogo per una conversazione. Come nelle blioteche tradizionali, c’è un’unica regola: trattare il libro con rispetto.
La Biblioteca Vivente è un metodo innovativo, semplice e concreto per promuovere il dialogo, ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione tra persone diverse per età, sesso, stile di vita e background culturale. Uno spazio pubblico per superare una narrazione frettolosa e dare voce ai tanti minori soli che oggi vivono in Italia, tra un passato di guerre e povertà e un futuro tutto da scrivere.
Maggiori informazioni sul canale web del progetto Mai più soli