Si è conclusa alla fine di luglio la prima edizione del corso edile, promosso da Work in Progress in collaborazione con Architettura delle Convivenze, partner di progetto.
Durante il corso i ragazzi, 13 in tutto, guidati dall’architetto Simona Riboni, hanno acquisito conoscenze tecniche e il vocabolario di base per lavorare in un cantiere. Oltre a un fondamentale approfondimento sulla prevenzione di infortuni e incidenti, i ragazzi sono anche stati formati per affrontare un colloquio in questo ambito lavorativo. La prossima tappa di questo percorso, infatti, prevede l’attivazione di tirocini o borse lavoro, con imprese edili nell’area milanese, che consentano ai ragazzi di sperimentarsi nel mondo del lavoro.
Un primo passaggio dalla teoria alla pratica è stato previsto anche dal corso, durante il quale si sono svolti laboratori di autorecupero, culminati nella riqualificazione di un appartamento.
“Il nostro appartamento di via Birago – spiega Gabriele Destefani del Centro Ambrosiano di Solidarietà – necessitava di alcuni lavori di ristrutturazione, che sono stati svolti dai ragazzi di Work in Progress grazie al cantiere di autorecupero, una delle attività previste dal corso edile. Ora l’appartamento potrà essere destinato a nuove attività di accoglienza”.
Lo scorso 2 agosto, i ragazzi hanno simbolicamente consegnato le chiavi di questo appartamento ai rappresentanti del CeAS, ai quali hanno anche raccontato le attività e le mansioni svolte da ognuno. “È emerso un gran lavoro di squadra – dice ancora Destefani – I ragazzi prima del corso non si conoscevano, perché accolti in diverse comunità e perché provenienti da contesti geografici differenti. Si è però creata una mutua contaminazione, si respirava un clima di amicizia e convivialità”.
Anche questo è uno degli obiettivi – che in questo caso si può dire raggiunto – di Work in Progress. Transizioni per la cittadinanza.