Il 6 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara l’epidemia da Covid19 una pandemia: l’Italia, tra i primi Paesi ad esserne gravemente colpita, è stata costretta a fronteggiare una situazione eccezionale che ha trasversalmente e radicalmente modificato abitudini e stili di vita della popolazione. Dai bambini agli anziani, passando per adolescenti ed adulti, tutti hanno dovuto affidarsi a nuove modalità di comunicazione e socializzazione, rinunciando alle consuete forme relazionali e sostituendole, in brevissimo tempo, con risorse multimediali e strumenti informatici per l’utilizzo dei quali, molto spesso, le competenze e le abilità tecnologiche necessarie erano carenti.
In questo caos, è stato catapultato, improvvisamente, anche l’universo scuola: dalla lezione frontale in aula alla realtà virtuale della Dad (didattica a distanza) prima e della Did (didattica a distanza integrata) poi.
Nella città di Roma, Cpia, scuole di italiano L2 per adulti migranti, rifugiati, richiedenti asilo e minori stranieri non accompagnati – investite dal lockdown e dalle enormi difficoltà tecniche emerse sin da subito – hanno bloccato per lungo tempo le proprie attività, interrompendo di fatto i percorsi linguistici avviati e tutto ciò che ad essi è strettamente correlato.
Il 5 marzo 2020, ancor prima della chiusura totale indetta dalla Presidenza del Consiglio, CivicoZero Onlus interrompe le attività e gli interventi in presenza, concentrando immediatamente tutti gli sforzi nella predisposizione degli stessi in forma digitale, a distanza, con un duplice obiettivo: mantenere viva la relazione con i beneficiari e continuare a fornire risposte efficaci ai loro bisogni.
Anche la Scuola di Italiano di CivicoZero Onlus, quindi, approda on line con una grande sfida da intraprendere, ricca di molteplici criticità: ripensare la didattica frontale e trasporla in forma digitale selezionando gli strumenti più adeguati ed efficaci, supportare studenti e operatori nella comprensione degli stessi, coinvolgere nel processo le strutture d’accoglienza, in un’ottica di condivisione e collaborazione più che mai necessaria, individuare supporti e mezzi formativi inusuali, ancora poco utilizzati, che fossero in grado di replicare nella maniera più fedele possibile la relazione one to one e gruppale.
Nella riuscita di una tale impresa, si è da subito rivelata di fondamentale importanza la relazione di stima e fiducia preesistente tra studenti, insegnate ed operatori, che ha consentito continuità, collaborazione e impegno reciproco.
L’avvio delle lezioni all’interno del gruppo chiuso Facebook – piattaforma ritenuta ideale per la familiarità dei beneficiari allo strumento e per l’indubbia facilità di utilizzo – ha rappresentato, concretamente, il momento più impegnativo: in questa prima fase, sono state infatti definite sia la riorganizzazione della didattica che diverse modalità di gestione del gruppo classe. Il tutto, accompagnato da un impiego del tutto nuovo di strumenti atti a scrittura, comunicazione e interazione (video chiamata e condivisione schermo) solitamente utilizzati dai ragazzi in modalità social per svago e intrattenimento. Le chat di gruppo, ripartite per livello linguistico, hanno consentito di coinvolgere nella lezione soltanto gli studenti inseriti nel corso specifico e di non generare confusione fra corsi diversi. In questa fase, Facebook non ha ancora avviato la funzione stanze (simili per funzionamento a Google Meet o Zoom) ed è stato necessario individuare un’applicazione (AWW) in modalità web page che consentisse, attraverso il semplice invio di un link, la condivisione di un foglio di scrittura o altro tipo di documenti per le unità di apprendimento pensate per svolgere in modalità collettiva.
Grazie all’attivazione dei domini nondasoli.it e alla fornitura di tablet e connessione internet, la Dad è quindi passata all’utilizzo degli strumenti Gsuite e, in particolare, Google Meet: una nuova modalità che ha decisamente semplificato il processo di adesione e alla piattaforma e di partecipazione all’attività didattica.
Da questo momento in poi, le strutture hanno potuto collegarsi con pc, smarthphones o tablet, consentendo così a pressoché tutti gli studenti di frequentare le lezioni on line.
La modalità “blended”, mista, ha poi caratterizzato la fase di ripresa: a maggio, con la parziale riapertura del Centro, al normale svolgimento delle attività didattiche a distanza, è stato affiancato un laboratorio di lettura e scrittura in presenza, una volta a settimana, pensato per l’inserimento dei Nuovi arrivati in Italia e per rafforzare l’apprendimento di due competenze di base (abilità orale, scritta e abilità integrate) dei ragazzi già inclusi nel percorso di integrazione linguistica già da marzo. I mesi estivi hanno fatto registrare un aumento degli studenti iscritti ai corsi di CivicoZero, rendendo necessaria una nuova strutturazione dei corsi, passando dai due corsi iniziali A1- A2 e Alfabetizzazione A0 a ben quattro corsi totali, due corsi pre alfa – A0 destinati all’alfabetizzazione dei Nai, uno per il gruppo A2 in procinto di sostenere l’esame Celi 1 A2 immigrati del 23 Settembre e un corso per il livello A1. A questi corsi si è poi aggiunto un quinto corso di livello avanzato – B1 tenutosi in presenza, un giorno a settimana e riservato ai beneficiari del centro in procinto di iscriversi alle scuole secondarie superiori o alle prese con corsi di formazione professionale a distanza, nei quali, l’italiano per lo studio e l’italiano tecnico di settore ha messo duramente alla prova i beneficiari neo maggiorenni che avevano concluso da tempo il loro percorso di integrazione linguistica con l’ottenimento dell’attestato Celi A2 del Cvcl di Perugia.
Questa fase è stata caratterizzata dall’utilizzo delle piattaforme già in uso – quali Facebook, Google Meet per i quattro corsi settimanali (lunedì, martedì, giovedì e venerdì) – lezioni frontali classiche (mercoledì).
La recrudescenza del virus registrata nelle ultime settimane e la probabile necessità di una nuova chiusura – seppur parziale – delle attività, conferma l’indiscussa importanza del lavoro svolto sinora. La completa riorganizzazione della didattica e delle sue modalità esula ormai, infatti, dalla contingenza emergenziale che siamo stati costretti ad affrontare nel marzo scorso, per attestarsi come risorsa necessaria irrinunciabile nella strutturazione dei percorsi educativi rivolti ai msna e neomaggiorenni.