Abitare? Come fare? La Comunità di Pratiche tra Torino, Ravenna e Napoli

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Proprio come le stelle che formano un unico disegno nel firmamento, anche le esperienze di soluzioni abitative intermedie, con la Comunità di diverse organizzazioni italiane hanno risposto all’appello della Comunità di Pratiche COSTELLAZIONI, che mira a scambiare soluzioni innovative, dedicate ai minori stranieri non accompagnati e ai giovani adulti, in tre aree tematiche: abitare, lavoro e relazioni. Le connessioni attivate sul tema della casa e dell’abitare hanno formato un filo rosso che collega Torino, Ravenna e Napoli. Attraverso lo scambio di esperienze durante le visite di studio, sarà possibile creare una mappa di pratiche interessanti da diffondere in tutto il Paese per rispondere alla cruciale domanda: “Come fare?”. Sebbene non esista una formula universale, identificare i fattori di successo e anticipare le sfide consente di avviare progetti di alloggio più robusti, sostenibili e durevoli.

 

Puntiamo il nostro cannocchiale sui diversi enti pronti a mettersi in gioco nei prossimi giorni:
L’associazione Arteria e la cooperativa Synergica hanno dato vita a Torino al progetto “Abito Giusto“, che offre un’alternativa al mercato rigido e discriminatorio dell’affitto. Grazie a questo modello, i giovani lavoratori stranieri possono accedere all’abitazione in modo sostenibile e accompagnati nel loro percorso di autonomia.

 

A Ravenna, l’associazione Agevolando ha creato il progetto “Casa Dolce Casa“. Attraverso appartamenti in comodato d’uso gratuito, i giovani adulti possono avvicinarsi all’indipendenza abitativa, supportati dai volontari che li assistono nella gestione della vita quotidiana. Agevolando si impegna a promuovere il benessere e la partecipazione dei giovani che vivono fuori dalla loro famiglia d’origine, offrendo loro un ambiente accogliente e un sostegno concreto.

 

A Napoli, CIDIS Onlus ha sviluppato “Casa Cidis” (appunto), una casa-vacanza che crea un’esperienza autentica e stimolante. Oltre ad offrire un alloggio, Casa Cidis favorisce l’incontro e lo scambio tra migranti e turisti, promuovendo la diversità culturale come una ricchezza da condividere.

 

Seguendo questo filo rosso si può dimostrare come il settore non profit e le istituzioni possano collaborare per creare soluzioni abitative sostenibili e riproducibili a livello nazionale. Attraverso queste esperienze di cohousing, si diffonde la consapevolezza dell’importanza dell’alloggio nel percorso verso l’autonomia, sia per i giovani italiani che per quelli stranieri. Questi progetti, oltre a rispondere ai bisogni abitativi, contribuiscono a creare una cultura basata sull’uguaglianza, l’accoglienza e la valorizzazione della diversità.